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Piccola Sbronza

Dopo più di 60 giorni in casa non riesco ancora a credere che tutto questo sia accaduto realmente.
Mi sveglio incredulo tutte le mattine, spesso mi sveglio tardi perché voglio che il tempo passi più in
fretta. Ho talmente tanto tempo per me che penso in continuazione a cosa farò quando tutto questo
sarà finito. I pensieri diventano quasi dei sogni, sogni che diventano quasi dei viaggi. Prima della
quarantena passavo 2 o 3 ore al massimo a casa. Dopo più di due mesi inizio a vedere le cose in
modo diverso. Tutto questo sembra non essere reale. L’ottimismo è stato sempre il protagonista
principale della mia vita, sono due mesi che non vedo anche lui. Delle volte mi chiedo dove sia finito.
Sulla terrazza ho costruito un campo da pallavolo con mio padre, ora è rimasto soltanto un filo rosso
e della legna, non trovo più gli stimoli per fare un po' di sport. Eppure ho tutto il giorno a
disposizione. Quando mia madre torna dal lavoro cerco di sorridere sempre, non voglio che mi veda
triste anche se un po' l’avrà capito. Immaginate di essere ad una cena noiosa, magari ad uno di quei
battesimi di famiglia che iniziano al mattino e terminato la sera, magari conoscete soltanto due o tre
persone e anche loro sono annoiate come voi. Beh è esattamente la stessa cosa soltanto che tutto
questo dura più di 60 giorni. Ad un certo punto il cameriere porta la bottiglia di vino che tanto
desideravate con ansia, dopo il primo bicchiere stanchi della situazione iniziate a fissare il vuoto e vi
catapultate in un’altra dimensione, certo non sarà la realtà ma comunque sarà il posto più bello che
potreste raggiungere in quel momento.

Giovanni Spagnuolo
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