Dialogo tra vecchie rimembranze e impensabile quotidianità
11 Marzo 2020 in Italia viene pubblicato il decreto #iorestoacasa per prevenire la diffusione della pandemia causata dal virus COVID-19. Tutti gli italiani, di fatto, sono in quarantena.
La quarantena ci costringe a rimanere in casa e ad avere rapporti a distanza, visitare posti lontani solo virtualmente.
La maggior parte di noi conserva oggetti o scatta fotografie per ricordarsi dei propri viaggi, delle esperienze vissute, delle persone incontrate. Oggi il ricordo di un incontro al più è lo screenshot della videochat appena terminata.
Costretti a casa, avendo un tempo che credevamo perduto, abbiamo messo in ordine quel cassetto stracolmo di roba, armadi pieni di vestiti mai indossati e stanzini divenuti inaccessibili.
Nel cercare di mettere ordine ho riflettuto su come in questi giorni di quarantena sarà difficile conservare oggetti per ricordo o fotografare le nostre esperienze oltre le quattro mura di casa, perciò ho provato a creare un dialogo tra vecchie rimembranze e l’impensabile quotidianità che il buon senso ci ha imposti.
Ivan De Santis
Foro stenopeico
Ho ritrovato un paio di stampe dei miei esperimenti con il foro stenopeico a pellicola. I lunghi tempi di scatto e la mancanza di un’ottica rendevano la vista dalla mia finestra un paesaggio irreale, onirico e disabitato. Oggi ho scattato la stessa foto con una normale fotocamera ma la sensazione è rimasta la stessa.
Ironman
Dopo la laurea sono stato a Londra. In un enorme negozio di giocattoli ho trovato una maschera di Ironman. La mascherina ai tempi serviva solo per prendere le sembianze di un eroe dei fumetti. Tornato a casa ho contratto la varicella, molto probabilmente un bambino aveva indossato la mascherina prima di me.
Ritorno al futuro
Ritorno al futuro è il mio film preferito. Ricordo la prima volta che lo vidi da piccolo con mio padre. Ancora oggi lo guardiamo spesso. Sarebbe bello poter tornare indietro nel tempo e fare in modo che tutto ciò che stiamo passando non fosse mai accaduto.
Il pane
Il pane è uno degli alimenti essenziali che ci costringe a fare la spesa più frequentemente.
L’orologio del nonno
Il tempo sembra essersi fermato come per questo vecchio orologio. Ho scoperto all’interno la scritta: “Grand prix Paris 1900”. Mi ha ricordato quando ogni domenica con mio padre e mio nonno guardavamo la formula uno in tv per tifare la Ferrari. Oggi dobbiamo accontentarci delle gare virtuali che trasmettono online.
Fumetti
I fumetti mi piacciono molto, so che non sono un grande collezionista ma ne ho comprati molti negli ultimi anni. Oggi mi domando se saranno sufficienti.
La neve
Il 24 Marzo ha leggermente nevicato a Bari. Anni fa con la mia famiglia scendemmo per giocare a palle di neve. Oggi ci siamo accontentati di vederla da dietro la finestra.
Mamma e Papà
I miei genitori sono i miei compagni di quarantena.
Valentina
Sono molto legato a mia sorella, ogni giorno ci sentiamo via videochiamata. Lei è rimasta a Roma dove vive con suo marito Gabriele.
L’iPod
Ho ritrovato il mio vecchio iPod: la musica è importante, ti fa dimenticare tutto fin tanto l’ascolti.
La Luce
Mia nonna mi diceva sempre: “all’oscuro stai?”. Mi invitava ad accendere una luce e di non stare mai al buio. Credo si un monito ad essere sempre ottimisti.
Delfini
Zoosafari. Fasano 1989.
“Addio, e grazie per tutto il pesce” - Guida galattica per gli autostoppisti.
Yoyo
Ci sentiamo appesi ad un filo e i pensieri non smettono di farci girare la testa. Ogni tanto gioco con i miei yoyo. Gli yoyo moderni sono un gioco impegnativo, mi permette di concentrarmi e non pensare a ciò che accade in questi giorni.
La solitudine
Uno, nessuno e centomila. Luigi Pirandello.
Giochi di società
Per passare il tempo con i miei genitori giochiamo a giochi di società, spesso basati sulla composizione di parole. Era da molto tempo che non lo facevamo.
Cesare ed Erminia
I miei nonni hanno vissuto la guerra. I miei nonni hanno vissuto.
Gameboy
Il mio primo gameboy ricevuto alla comunione è ottimo per passare il tempo senza saturare la connessione internet.
San Nicola
Ogni italiano devoto si sta rivolgendo al proprio santo patrono. Chissà quanti baresi vorrebbero pregare nella Basilica di San Nicola.
Il coltellino
Mio nonno mi regalò questo coltellino che a sua volta gli fu donato da suo padre. I ricordi sono importanti.
La pellicola terminata
Sicuramente in casa è difficile crearsi nuovi ricordi ma spero molto presto che anche la giornata di oggi lo diverrà.