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Mani

Le mani mi hanno sempre affascinato perché portano i segni di un viaggio incisi sulla pelle, una verità nascosta, intima, non dichiarata della nostra vita.

Queste giovani mani purtroppo portano già i segni di un passaggio di vita, della fatica, della paura, della sopravvivenza ma anche della speranza di una vita diversa.

 

Yankuba, Ali, Lamin, Omar… raccontano storie che la nostra mente, i nostri occhi, i nostri sensi sentono ormai da troppo tempo, tanto da non ascoltarle e vederle più.

Storie di disperazione, paura, fuga a rischio della vita.  Mani che rivelano più di quanto si creda, mani che nascondono segreti, che conservano i segni ed il ricordo di oggetti cari persi o strappati con violenza: un anello, regalo di una madre al figlio che potrebbe non rivedere mai più, un bracciale estorto con la forza, ricordo di un’altra vita, di un lavoro amato ma costretto ad abbandonare.

 

Una scuola, un insegnante e  dei ragazzi. Questa storia inizia così, nel Meridione, ma potrebbe incominciare ovunque nel Mondo, ovunque si possa raccontare di un viaggio intrapreso per cercare una nuova vita più sicura, più bella.

Clara Putignano

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